Attenti agli interventi sulle serrature.

Di Adalberto Biasiotti

 

Un caso recente, che è stato portato alla mia attenzione, dimostra come gli interventi sulle serrature possano costituire una grave area di rischio.

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Attenti agli interventi sulle serrature. Di Adalberto Biasiotti

Attenti agli interventi sulle serrature.

Di Adalberto Biasiotti

 

Un caso recente, che è stato portato alla mia attenzione, dimostra come gli interventi sulle serrature possano costituire una grave area di rischio.

Attenti agli interventi sulle serrature.  Di Adalberto Biasiotti

Ecco i fatti.


Qualche tempo fa, una anziana signora ha rilevato difficoltà nella manovra della serratura della sua porta blindata. Ha cercato su Internet alcuni riferimenti per un intervento, digitando la marca della serratura. Ha chiamato  il numero indicato ed ha preso appuntamento per un intervento in giornata.

Alle 10:00 del mattino si è presentato un sedicente tecnico, che ha esaminato la serratura ed ha affermato che doveva essere sostituita. 

Ha chiesto un assegno di 1000 € per poter andare ad acquistare la serratura sostitutiva. La signora, assai turbata al pensiero di rimanere bloccata in casa, ha consegnato l’assegno e nel tardo pomeriggio si sono presentati due tecnici, con una serratura che non era della stessa marca di quella ritenuta difettosa. Tuttavia, essendo la serratura a profilo europeo, è stato possibile installarla e completare l’operazione. 

A questo punto i tecnici hanno presentato una richiesta di pagamento di 5000 €, senza emissione di fattura, e 7000 € con emissione di fattura.

L’anziana signora ha staccato un assegno per 5000 €, ed i due sedicenti tecnici hanno rilasciato una bolla di intervento pressoché incomprensibile.

Quando la signora ha allertato suo figlio, egli si è attivato e mi ha raggiunto telefonicamente, grazie alla segnalazione di un comune collega. Il mio consiglio è stato quello di telefonare subito alla banca per bloccare il pagamento di questi assegni; la banca ha risposto che il blocco poteva avvenire solo a fronte di una circostanziata denuncia presentata alle forze dell’ordine. 

Il figlio si è recato d’urgenza presso il vicino comando dei carabinieri ed ha illustrato in dettaglio l’accaduto. Le forze dell’ordine hanno accolto la denuncia ed hanno ravvisato gli estremi di una possibile truffa in danno di persona anziana e si sono riservate di procedere. 

Con la copia della denuncia, il figlio si è recato in banca e la banca ha provveduto a bloccare il pagamento sia del precedente assegno di 1000 €, sia del successiva assegno di 5000 €. 

Nel contempo, il figlio ha chiamato un tecnico specialista della specifica serratura ritenuta difettosa, che la ha  sostituita con altra perfettamente funzionante. 

Il costo successivo di questo tecnico, compresa il costo della serratura, di tipo assai sofisticato, è stato pari a 600 €.

Restiamo adesso in attesa delle mosse della azienda, cui sono stati bloccati i pagamenti, per vedere come essa reagirà. 

Un possibile percorso è quello di inviare una regolare fattura e pretenderne il pagamento; un altro possibile percorso è quello di aver capito che si è  imboccata una strada assai pericolosa e che è opportuno quindi dimenticare il tutto.

 

Al proposito, è bene ricordare che l’esposizione a raggiri e furti cresce con l’avanzare dell’età, portando anche a danni non solo materiali, ma anche psicologici.

Nel 2015 gli over 65 vittima di truffe sono stati poco meno di 16mila. Un dato in aumento del 10% rispetto all’anno precedente, ma lontano dalla realtà: sono tantissimi gli anziani che non denunciano, per vergogna del raggiro, rendendo impossibile tracciare un quadro completo della situazione. 

Secondo i dati di una ricerca Confartigianato, il 41% degli intervistati è stata preda di una truffa, riuscita o meno, negli ultimi 3 anni. Oltre l’80% dei tentativi di furto dentro e fuori casa, scippo compreso, riescono e solo il 70% denuncia. Quando invece si parla di raggiri commerciali, come attivazione di servizi non richiesti o pratiche poco chiare e aggressive, solo il 13% va dalle forze dell’ordine.

Troppo pochi sono i casi che arrivano in tribunale e per i truffatori le pene sono minime: 

una multa che va da 51 euro a poco più di mille e fino a tre anni di carcere, come dispone l’articolo 640 del codice penale. 

Vista però la vulnerabilità degli over 65 è stato proposto, nel mese di giugno 2019, un disegno di legge per inasprire le pene per chi raggira un anziano: 

arresto obbligatorio in flagranza di reato, sospensione condizionale della pena subordinata alla riparazione del danno, sanzione da 400 ai 3000 euro e carcere da due a sei anni.

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